Con il Resoconto delle attività del 2019 della Polizia Postale e delle Comunicazioni inizia la loro prima news del 2020. In caratteri maiuscoli a rappresentare, secondo la netiquette, un urlo a gran voce, in questo caso credo liberatorio, espressione di grande entusiasmo per il lavoro svolto lo scorso anno.
“TIRIAMO LE SOMME DI UN’INTENSA ATTIVITA’ LAVORATIVA. CI CONSENTE DI VERIFICARE I RISULTATI OTTENUTI E, SOPRATTUTTO, PIANIFICARE QUELLO CHE PUO’ ESSERE MIGLIORATO. LA POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI E’ SEMPRE CON VOI!”
Da quanto reso noto, un anno in cui a far da padroni sono state le truffe online (tra cui un significativo aumento delle cosiddette truffe romantiche o romance scam e di quelle legate al trading), i rischi per le infrastrutture critiche fornitrici di servizi pubblici essenziali, gli episodi di phishing (anche nelle sue evoluzioni vishing,phishing vocale, e Smishing, phishing attraverso messaggi ed sms) e attacchi BEC, la propaganda terroristica e quella legata al razzismo, la pirateria informatica (con particolare rilevanza delle IPTV illegali).
Purtroppo si è registrato anche un notevole incremento dei reati contro la persona perpetrati in Rete.
Non solo reati che vedono coinvolti i minori online, quali la pornografia minorile e il cyberbullismo e altre forme di aggressione nei loro confronti, come le condotte autolesioniste, le c.d. Challenges (es.: Blue Whale, Binge Drinking).
Ma anche donne, vittime di estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie e minacce sui social network, revenge porn. Fenomeno quest’ultimo in continua crescita ma difficilmente quantificabile a causa della ritrosia a denunciare di molte persone.
Attenzione alta poi per un fenomeno particolarmente insidioso che ha fatto breccia tra giovani e giovanissimi, gli stickers.
Fenomeno in crescente diffusione, che consiste nella condivisione, sulle piattaforme di messaggistica istantanea, di adesivi digitali gratuiti, spesso a contenuto offensivo, violento, discriminatorio, antisemita, nonché pedopornografico.
La classica corsa tra guardie e ladri a chi arriva prima continua.
Non solo avvalendosi di strumenti telematici ma riconoscendo un ruolo fondamentale alle attività di prevenzione.
Ecco dunque la necessità di incontri educativi, pubblicazioni sui canali social come la pagina “Una vita da social” su Facebook e Twitter, gestita direttamente dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della Rete.