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Tecnoliquidità: società liquida e rivoluzione digitale

Tecnoliquidita rappresentata da un uomo solo con lo smartphone al mare
Tempo di lettura - 2 minuti

Al fine di meglio comprendere gli internauti, adolescenti o meno, mi sono imbattuta nel libro “Tecnoliquidità. La psicologia ai tempi di Internet: la mente tecnoliquida” di Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta che per primo ha studiato in Italia la tecnodipendenza e l’impatto della tecnologia digitale sulla mente umana.

Un libro del 2013 ma pur sempre recente, di non facile comprensione per chi come me non ha alcuna base di studi di psicologia.

Sapientemente sintetizzato nell’opinione del giornalista Aldo Grasso, pubblicata sul Corriere della Sera del 5 gennaio 2012: “Essere continuamente connessi, nuova malattia del nostro tempo“, di cui consiglio la lettura completa.

Grasso, in modo semplice e chiaro, descrive la nostra “società incessante” che ci vede, tra l’altro, sempre più dipendenti dal computer, dallo smartphone, dall’iPad.

Continuamente intenti a controllare, a digitare, a twittare.

Senza differenze tra giorno e notte, tra feriale e festivo, tra casa e ufficio.

In primo piano dunque l’interazione della società liquida, la post-modernità come teorizzata da Zygmunt Bauman, con la diffusione della rivoluzione digitale.

Una libertà senza limiti, rappresentata dalla costante accessibilità ad un incessante flusso di informazioni di qualsiasi genere e in continuo aggiornamento.

Un uomo liquido in cui sono esaltate caratteristiche quali il narcisismo, la velocità, l’ambiguità, la ricerca di emozioni e il bisogno di infinite relazioni light, con una ridotta capacità di attenzione (8 secondi, un secondo in meno rispetto ai pesci rossi!) e di memoria.

Il tutto al fine di “reinventarsi”e riadattarsi numerose volte: infinite possibilità di costruirsi identità diverse, di cambiare opinione, gusti e modi di pensare.

In questo fluire sapremo riscoprire la stabilità delle relazioni interpersonali o saremo condannati a un vano vagare in cerca di equilibri ormai perduti? Sapremo tornare ad essere punti di riferimento fermi, coerenti ed autorevoli per le nuove generazioni?

Consigli di lettura

Titolo: “Tecnoliquidità. La psicologia ai tempi di internet: la mente tecnoliquida”

Autore: Tonino Cantelmi
Casa editrice: San Paolo

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Antonella Bruzzone

Antonella Bruzzone

Founder del blog ConsapevolMente Connessi, Ingegnere Informatico appassionata di CyberSecurity approdata da qualche anno al Coaching. Un mix di competenze che sa farmi apprezzare le opportunità offerte dalla trasformazione digitale in cui viviamo, ben consapevole dei rischi insiti in essa. Perché la onlife è come un salto con lo skateboard: potresti cadere, lo sai, ma è altrettanto vero che, con la giusta guida, potresti imparare a chiudere i trick più difficili.

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