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I supereroi dell’empatia di Stefano Rossi

supereroi empatia di Stefano Rossi
Tempo di lettura - 3 minuti

L’anno scolastico in corso non è stato solo l’anno della Didattica a Distanza (DaD), ma anche l’anno in cui l’educazione civica è stata ripresa all’interno dei programmi scolastici.

Un anno in cui è stato richiesto a ciascuno di noi, adulto o bambino indistintamente, di essere resiliente ovvero di essere capace di:

«fare fronte in maniera positiva ad eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità»

Wikipedia

Una capacità che, qualora l’evento abbia impatti su un’intera comunità (come ad esempio nei casi di pandemia, catastrofi naturali, attentati terroristici, guerre), deve applicarsi a livello di gruppo e non solo a livello individuale. D

Da qui il concetto di resilienza sociale o resilienza civica ovvero il passaggio da una resilienza dell’io a una resilienza del noi.

Concetto tutt’altro che semplice da spiegare a un bambino.

Una sfida quest’ultima che è stata accolta da Stefano Rossi, per i bimbi Doc Ste, psicopedagogista, saggista e formatore della Pearson.

Che con il suo libro “I supereroi dell’empatia: dalla pandemia alla cittadinanza” cerca proprio di aiutare i più piccoli a diventare non solo dei cittadini ma soprattutto a essere resilienti insieme.

Per saper affrontare quella liquidità di cui parla Zygmunt Bauman ovvero per un mondo in cui “L’unica certezza è l’assenza di certezze”. Elemento cardine della visione pedagogica di Stefano Rossi.

La trama

Il libro “I supereroi dell’empatia” si sviluppa attraverso dieci storie molto vicine al mondo dei giovani.

Con il fine ultimo di crescere cittadini dotati di menti critiche e cuori intelligenti: le prime per imparare a interrogarsi continuamente, i secondi per non rimanere indifferenti alle sofferenze e alle ingiustizie.

«Il virus ci ha buttati a terra, creandoci non poche difficoltà. In questa caduta c’è però la possibilità di rialzarci più forti e saggi di prima diventando non solo dei cittadini, ma anche dei supereroi dell’empatia.
Andremo alla ricerca di cinque storie sul “cuore gentile”: un cuore che conosce l’autostima e la determinazione, ma anche la tristezza, la rabbia e la paura.
Poi passeremo alla scoperta di cinque storie per la mente critica: una mente che conosce il valore della cooperazione e della grinta, ma anche della liberà, del senso di comunità e del coraggio empatico»

Uno strumento utile anche ai genitori e ai docenti per l’insegnamento dell’educazione civica.

Dove per ogni storia è disponibile il commento di Doc Ste e un’attività didattica (individuale e/o cooperativa) da attuare in classe o in famiglia.

stefano rossi doc ste

Nel testo, illustrato dai disegni di Eleonora Moretti, i lettori vengono accompagnati dall’autore in 10 storie: 

  • Il pianista dei miracoli (resilienza)
  • Hulk e il re dei delfini (rabbia)
  • Le lacrime del piccolo Batman (tristezza)
  • Superman e la zona ruvida (paura)
  • Il ragno che insegnò l’autostima a Spiderman (autostima)
  • L’imbattibile Enigma (cooperazione)
  • La scoperta di Caino (perseveranza)
  • La filosofia della mascherina (libertà e responsabilità)
  • Il segreto del giardiniere sorridente (senso di comunità)
  • Il coraggio empatico degli operatori sociali (coraggio e empatia)

Storie che vogliono promuovere l’empatia e da questa lo sviluppo dei valori di cittadinanza.

Il Metodo della Didattica cooperativa

Un nuovo testo questo che entra a far parte “dell’ecosistema pedagogico” del Metodo Rossi della Didattica cooperativa®.

Un metodo di apprendimento che, traendo spunto dal cooperative learning, non si limita a insegnare la cooperazione come il fare le cose insieme ma anche a prendersi cura con empatia gli uni degli altri.

Una lezione ben diversa dalla lezione frontale in cui l’insegnante spiega per un’ora cercando di massimizzare le performance nel trasferimento delle informazioni per completare il programma didattico previsto.

bensí orientata spiegare un po’ di meno e far cooperare gli studenti un po’ di più.

Con il metodo della Didattica cooperativa i tempi di insegnamento sono più lenti. In un’ora sono infatti previste tre fasi:

  • 20 minuti di spiegazione dell’insegnante;
  • 20 minuti di lavoro in mini gruppi (in cui si collabora nel senso ampio del termine sopra descritto);
  • gli ultimi 20 minuti in cui confrontarsi e discutere tutti insieme.

per perseguire la finalità della Didattica cooperativa:

«da un lato generare un apprendimento coinvolgente e profondo nelle diverse discipline, allo stesso tempo però la cooperazione diventa occasione per coltivare l’etica dell’empatia, non un semplice spontaneismo affettivo, ma una vera e propria cultura del creare ponti di cura e responsabilità nei confronti dell’alterità dell’Altro»

Presentazione del libro sul sito dell’editore Funtasy Editrice

Perché, come afferma lo stesso Stefano nella prefazione del libro, per lui aiutare i ragazzi nelle sfide della vita, incoraggiandoli e ascoltandoli con amore, è essenziale “la coperta calda dell’empatia“.

Una coperta in grado di avvolgere e scaldare il cuore dei ragazzi e allo stesso tempo avvolgete e scaldare il suo di cuore.

Il cui effetto può essere sperimentato da ciascuno di noi quando doniamo, o riceviamo, un piccolo gesto di empatia, che sia anche solo una parola o un gesto gentile.

Scheda editoriale

Titolo: “I supereroi dell’empatia”

Autore: Stefano Rossi
Casa editrice: Funtasy Editrice Srls
Illustratore: Moretti Eleonora
Età di lettura: 6 -14 anni

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Antonella Bruzzone

Antonella Bruzzone

Founder del blog ConsapevolMente Connessi, Ingegnere Informatico appassionata di CyberSecurity approdata da qualche anno al Coaching. Un mix di competenze che sa farmi apprezzare le opportunità offerte dalla trasformazione digitale in cui viviamo, ben consapevole dei rischi insiti in essa. Perché la onlife è come un salto con lo skateboard: potresti cadere, lo sai, ma è altrettanto vero che, con la giusta guida, potresti imparare a chiudere i trick più difficili.

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