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Sovraccarico cognitivo: la bulimia dell’informazione

Il sovraccarico cognitivo per le troppe informazioni
Tempo di lettura - 2 minuti

Il sovraccarico cognitivo, meglio conosciuto come Information overload(ing) o infobesity, si verifica quando si ricevono troppe informazioni per riuscire a prendere una decisione o sceglierne una specifica sulla quale focalizzare l’attenzione.

Un’enorme quantità di input, con un tempo rapidissimo per decidere cosa farne. Come scegliere cosa merita spazio, energie mentali e fiducia? Di quali informazioni vanno preservati i contenuti o i riferimenti? Uomini e donne del Terzo Millennio hanno a disposizione solo il proprio giudizio per valutare il vero e il falso, poiché il sapere é progressivamente divenuto, più che un insieme di valori e ideali, una merce disponibile digitalmente, una fonte di profitto e un mezzo di controllo sociale.

J. Fr. Lyotard – La condizione postmoderna

Impatti sull’attenzione

Già nel 2008 l’università della California aveva calcolato che l’individuo medio era esposto a 34 gigabyte di contenuti ogni giorno, con una capacità della mente umana di elaborare un massimo di 120 bit di informazione al secondo.

Naturale dunque che per sopravvivere si debba necessariamente prestare meno attenzione.

La ricchezza di informazioni genera una povertà d’attenzione

Herbert Simon – premio Nobel

I famosi 8 secondi di attenzione, un secondo in meno rispetto ai pesci rossi!

Alla ricerca della qualità

Da qui la competizione per catturare la scarsa attenzione delle persone si intensifica a dismisura. E, avendo a disposizione quantità crescenti di dati che ci riguardano, gli algoritmi imparano a conoscerci sempre meglio.

In un mondo che ragiona per parole chiave e in cui il lavoro di archiviazione, che prima svolgeva prevalentemente il nostro cervello, viene eseguito da Google e altri motori di ricerca, è forse più utile tenere a mente il modo in cui ritrovare un’informazione dell’informazione di per sé.
Da quali attingere? A quali affidarsi? Come discernere tra una fonte e un’altra senza cadere nella trappola del fake?
Ricorda, è il modo con cui le conoscenze acquisite vengono utilizzate e messe al servizio dei propri obiettivi ad essere importante, non il quantitativo eccessivo delle informazioni fagocitato per breve tempo e dimenticato subito dopo.

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Antonella Bruzzone

Antonella Bruzzone

Founder del blog ConsapevolMente Connessi, Ingegnere Informatico appassionata di CyberSecurity approdata da qualche anno al Coaching. Un mix di competenze che sa farmi apprezzare le opportunità offerte dalla trasformazione digitale in cui viviamo, ben consapevole dei rischi insiti in essa. Perché la onlife è come un salto con lo skateboard: potresti cadere, lo sai, ma è altrettanto vero che, con la giusta guida, potresti imparare a chiudere i trick più difficili.

2 commenti su “Sovraccarico cognitivo: la bulimia dell’informazione”

  1. Articoli interessantissimi,davvero grazie di fornire tutti i giorni spunti di riflessione su un uso più ragionato del web.Ce n’era bisogno

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