Sono gli smombies, gli smartphone zombies. Per loro hanno inventato una nuova parola, un cartello stradale, pali imbottiti, corsie apposite come quelle ciclabili in cui camminare, semafori a pavimento.
E ancora, segnali di allarme costituiti da audio e proiezioni luminose in prossimità di semafori e strisce pedonali, app che gli mostrano un messaggio pop-up che li invita ad alzare la testa e a prestare attenzione all’attraversamento.
Gli “smombies”, smartphone zombies, digitatori ambulanti, ignari del mondo che li circonda, destinatari delle maledizioni di automobilisti e ciclisti, pericolosi e vaganti per le strade trafficate, all’ora di punta, in metropolitana, su e giù dagli autobus senza mai guardare la strada, senza accorgersi degli scippatori, senza attenzione per la propria vita e per quella degli altri. Camminano avvolti in una nebbia sottile, urtano persone anziane, passeggini, pestano piedi e inciampano nei gradini, escono per un secondo dallo stato di soffice trance e dicono: scusi, ma subito riabbassano la testa, ricominciano a muovere le dita, sonnambuli del telefono, vagamente infastiditi dalla collisione con la realtà.
Annalena Benini – Il Foglio
Tutti con la testa china sugli smartphone, talmente distratti da essere pericolosi per loro stessi e per gli altri. E alle città non resta che adeguarsi per limitare gli incidenti.
In Italia, a far da pioniere alla lotta agli smombies, il Comando di Polizia Locale del Comune di Sassari. Nel 2019 ha infatti elevato 134 contravvenzioni nei confronti di pedoni che violano l’art. 190 del Codice della Strada (Comportamento dei pedoni). Seppur evidenziando un calo del numero di pedoni coinvolti in incidenti stradali.
Forte del successo raggiunto, anche quest’anno, e per il terzo anno consecutivo, rilancerà un un nuovo video.
Lo scopo quello di “rafforzare nei pedoni e negli automobilisti la consapevolezza dei rischi legati all’uso dissennato e senza regole dei cellulari durante la mobilità lungo le strade, a piedi o alla guida di veicoli”
Cammini e contemporaneamente usi lo smartphone, ritrovandoti da un punto all’altro della strada senza rendertene conto e senza sapere chi o cosa hai incrociato? Se la risposta è si, impara ad alzare la testa, non costa nulla e potrebbe salvarti la vita.