Secondo le statistiche già dai tre anni i bambini sono capaci di accedere a YouTube e selezionare da soli ciò che vogliono vedere in quel momento.
La Rete è innegabilmente un luogo pieno di opportunità: didattica, videogiochi, progetti educativi di comunicazione, creatività ed intrattenimento.
Ma allo stesso tempo è un luogo insidioso e popolato di utenti pronti ad approfittare di ogni minimo errore.
Dotarsi dunque di un sistema di parental control (controllo genitoriale o filtro famiglia) diventa dunque indispensabile.
Che cosa è
In linea generale tale sistema prevede la possibilità di applicare filtri e limitazioni a tutti i dispositivi connessi ad Internet (smartphone, tablet, tv etc) utilizzati dai minori, limitando dunque le risorse a cui si può aver accesso.
Infatti consente di monitorare o bloccare l’accesso a determinate attività da parte del bambino (contenuti non adatti all’età, inappropriati, violenti, pericolosi per la salute, illegali) e anche di impostare il tempo di utilizzo del dispositivo.
Affinché sia efficace occorre muoversi su diversi fronti:
- Utilizzare appositi browser per bambini che consentono di dichiarare i siti visitabili;
- limitare le chat dei videogiochi online soprattutto se vocali (come ad esempio quelle disponibili in Fortnite, il gioco più popolare del momento);
- su YouTube impostare la “modalità di protezione” o utilizzare YouTube Kids;
- utilizzare il parental control del Play Store di Google dotato di un PIN di sicurezza (Menu > Impostazioni > Controllo genitori) per limitare i contenuti scaricabili e proteggere gli acquisti con autenticazione (voce di Menu Richiedi l’autenticazione per gli acquisti);
- utilizzare non solo i filtri di protezione disponibili sui dispositivi ma avvalersi anche di specifiche app.
Quali app scegliere
La scelta delle app deve tenere conto di alcune funzionalità utili quali:
- il blocco di siti e di download che possono mettere a rischio la protezione e la riservatezza dei dati archiviati sul dispositivo;
- il monitoraggio GPS;
- semplici dashboard o strumenti di reportistica per monitorare le abitudini di navigazione;
- sistema di notifica immediata nel caso in cui i nostri figli stiano navigando su certi siti a cui non dovrebbero accedere oppure i messaggi/chiamate, inviati o ricevuti, contengono parole chiave potenzialmente pericolose (es parole che si collegano al bullismo, alla violenza, alla discriminazione).
Tra queste possiamo ricordare:
- Google Family Link per genitori
- Spazio Bimbi Parental Control
- Kid’s Shell – safe kid launcher – parental control
- Screen Time Controllo Genitori
- uKnowKids
- Qustodio Controllo Parentale
Ma ricorda, il parental control supporta la presenza di un adulto e non si sostituisce in alcun modo ad esso.
Il nostro compito è dunque non lasciarli soli davanti allo schermo e aiutarli a diventare dei naviganti consapevoli, senza inutili demonizzazioni. Prevedendo una condivisione di regole che devono essere rispettate da tutti e dei momenti di disconnessione dalla Rete fatti di dialoghi reali, ascolto e sincero confronto.
Qual è piuttosto il giusto equilibrio tra controllo e fiducia, non dimenticando i confini della privacy?