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L’overconfidence nelle decisioni di investimento

overconfidence finanziaria
Tempo di lettura - 7 minuti

L’overconfidence è la tendenza innata nelle persone ad avere un’eccessiva sicurezza in sé stessi, nelle proprie capacità e nelle proprie competenze.

Quante volte a scuola, durante un’interrogazione, sentendo la domanda posta al compagno di classe, hai pensato che tu a quella stessa domanda avresti risposto sicuramente meglio?

Oppure quante volte guardando una partita di calcio hai pensato che quel rigore lo avresti calciato meglio, o quel tiro lo avresti certamente parato?

Bene sappi che se ti sei trovato in questa situazione, esiste una buona probabilità che tu sia vittima dell’overconfidence.

L’overconfidence consiste in una sopravvalutazione delle proprie conoscenze e capacità e si manifesta in modo piuttosto frequente e involontario.

L’atteggiamento e le azioni che conseguono all’overconfidence possono avere conseguenze molto dannose.

Basti pensare che l’overconfidence ha un posto in prima fila in molte delle crisi finanziarie passate.

Come non ricordare la crisi finanziaria del 2008, nata e alimentata dalla profonda convinzione che certi eventi, come una crisi del settore immobiliare, non potessero mai accadere.

Ci sono due tipi principali di overconfidence.

Il primo è il così detto “effetto sopra la media”, cioè la tendenza a sentirsi più bravi della media degli altri: un po’ più bravi nella propria professione, a guidare l’auto, in cucina, e perché no un po’ più bravi rispetto alla media degli investitori. Questo tipo di overconficence è molto diffusa, soprattutto nel mondo maschile.

Il secondo tipo di overconfidence poggia le sue basi sull’illusione del controllo e l’illusione della conoscenza.

L’illusione del controllo si manifesta quando ci illudiamo di poter controllare fenomeni imprevedibili come, ad esempio, l’andamento dei mercati finanziari.

L’illusione della conoscenza invece ci illude di avere tutte le informazioni sufficienti al fine di prendere la miglior decisioni. 

In buona sostanza ci illudiamo di potere controllare fenomeni imprevedibili, pensando di conoscere tutte le variabili in gioco, tutte le informazioni concrete, reali e necessarie.

L’eccesso di sicurezza o overconfidence è un bias molto diffuso presente in molti dei nostri comportamenti e perciò merita certamente di essere approfondito.

Il fenomeno dell’overconfidence trova applicazioni nei campi più disparati e si manifesta sotto svariate forme e comportamenti, ma ciò di cui ci occuperemo in questo articolo è l’ambito finanziario.

La finanza comportamentale

La finanza comportamentale è un ramo della finanza che unisce aspetti di psicologia, emozioni, economia e finanza.

Per moltissimi anni l’influenza delle emozioni con le quali le persone e gli investitori prendono decisioni in campo finanziario sono state ignorate.

Il punto di partenza della tradizione economica era la perfetta razionalità delle persone, ovvero che tutte le decisioni prese dai risparmiatori fossero guidate solo ed esclusivamente dalla loro perfetta razionalità.

Fu solo a metà degli anni ’50 che la visione cominciò a cambiare e solo alla fine degli anni ’70 psicologi pionieristici come Daniel Kahneman e Amos Tversky contaminarono la classica teoria economica con la psicologia.

Contribuendo di fatto alla nascita della finanza comportamentale.

È molto interessante notare come, dal 2002 ad oggi, ben tre premi Nobel per l’economia siano stati consegnati a psicologi e non ad economisti.

Partiamo dall’assunto che i comportamenti delle persone non sono perfettamente razionali, e che ognuno di noi, seppur involontariamente, commette errori di natura cognitiva ed emotiva.

Perché studiare i comportamenti e le emozioni dei risparmiatori?

La risposta è semplice: per individuare possibili errori ma soprattutto riconoscerli per evitarli.

I fattori che generano i principali errori di comportamento sono tre:

  • Razionalità limitata: non siamo esseri perfettamente razionali, le nostre emozioni dettano i nostri comportamenti. Anche quando questi sono esattamente l’opposto di ciò che dovremmo fare. Vuoi un esempio? Perché buona parte degli investitori vendono e scappano dai mercati finanziari al primo cenno di discesa? Perché anziché vedere l’occasione di acquisto a sconto, sentono la paura di perdere i loro denari, e quando si ha paura la miglior arma di difesa è la fuga.
  • Scarsa capacità di autocontrollo: le tentazioni sono ovunque, dalla finanza allo shopping online. Noi tutti cadiamo nella trappola del voler tutto e subito.
  • Influenze sociali: quante volte le nostre scelte di investimento sono state influenzate dagli amici o da promesse che raccontano di lauti guadagni?

“Compro questo titolo perché ha guadagnato molto e tutti lo acquistano”. Pensaci, ti è mai capitato di essere vittima inconsapevole del “così fan tutti”? O di ritrovarti nel bel mezzo del così detto “effetto gregge”?

Informazioni spesso errate, confuse o fuori luogo, confermate da media ed esperti, sono il perfetto amplificatore delle influenze sociali.

Trading online e overconfidence

La fiducia in noi stessi e credere nelle nostre capacità è cosa decisamente importante e positiva. 

Ma l’eccessiva sicurezza può diventare un problema quando ci porta a sottovalutare i rischi ai quali potremmo andare incontro.

Soprattutto nel trading on line.

Non possiamo certo definirci esperti di finanza e di trading on line semplicemente perché alcuni investimenti sono andati bene. Quando pensiamo questo ci si illudiamo di avere tutto sotto controllo, e il risultato spesso è la perdita anche di quello che si era appena guadagnato.

L’overconfidence spesso tende a farci tralasciare che per investire i risparmi serve strategia, tecnica e preparazione.

Nel trading online l’overconfidence è più diffusa di quanto si pensi.

Qui l’illusione del controllo e l’illusione della conoscenza sono sostenuti dalla presenza di piattaforme di trading on line molto sofisticate e performanti, e al tempo stesso facili da utilizzare.

La facilità di accesso e di utilizzo del trading on line, la reperibilità delle informazioni, la condivisione dei risultati attraverso i commenti visibili nelle piattaforme di trading, la possibilità di acquistare e vendere con un semplice click spesso ci illudono di saper fare, di essere esperti e di avere il controllo dei mercati e degli investimenti.

L’illusione del controllo e l’illusione delle conoscenze non sono solo ad appannaggio dell’investitore ma spesso lo si riscontra anche nei professionisti, soprattutto quando realizzano guadagni importanti.

Per affrontare l’overconfidence nel trading on line e bene ricordare che:

  • l’andamento dei mercati finanziari in cui si acquista e si vende, non sono controllabili né prevedibili con assoluta certezza.
  • il trading on line è “frequentato” da piccoli investitori, da grandi investitori ma anche da algoritmi e professionisti con maggiore numero di informazioni a disposizione e maggiori competenze.
  • Nel trading on line il rischio è un fattore da tenere sempre ben in mente e sotto controllo, per evitare danni e situazioni piuttosto pericolose per i nostri risparmi.

Come si manifesta la overconfidence

Il 94% dei professori universitari ritiene di essere più bravo della media.  Così come il 90% degli automobilisti americani ritiene di saper guidare meglio della media.

È evidente che la percezione delle nostre abilità non sempre risponde al vero.

Siamo dunque tutti geni e piloti incompresi, oppure cadiamo spesso nella trappola dell’overconfidence?

L’effetto overconfidence o “eccessiva sicurezza” oltre ad essere piuttosto diffuso si manifesta in modi diversi.

overconfidence
Foto di krakenimages su Unsplash

Una frequente manifestazione dell’overconfidence consiste nella convinzione che gli eventi spiacevoli e negativi riguardano prevalentemente gli altri.

Se intervistiamo un giovane chiedendogli di descriverci il suo futuro, probabilmente immaginerà un futuro piuttosto roseo dove eventi come perdita del lavoro, crisi di coppia, divorzi, imprevisti e danni esistono di certo, ma con una probabilità di verificarsi inferiore per sé stessi piuttosto che per gli altri.

Si tratta solo di ottimismo o pessimismo di chi si intervista? Decisamente no!

Per spiegare tale distorsione ci viene in aiuto la psicologia con la teoria dell’auto-efficacia.

Lo psicologo canadese Albert Bandura, uno degli autori viventi di maggiore riferimento nella letteratura psicologica, nella sua teoria, definisce l’autoefficacia come:

“Le convinzioni circa le proprie capacità di organizzare ed eseguire le sequenze di azioni necessarie per produrre determinati risultati.”

In buona sostanza la percezione che abbiamo di noi stessi di conoscere, di essere in grado di fare, di sentire, di esprimere, aumenta la nostra fiducia in noi stessi tanto da ritenerci molto più attendibili rispetto ad informazioni e dati oggettivi che provengono da fonti esterne a noi.

Chi cade vittima dell’overconfidence assegna alle proprie percezioni e alle proprie esperienze personali vissute un valore maggiore rispetto a ciò che oggettivamente si riscontra nella realtà.

Quali sono gli effetti sugli investimenti?

Nel campo degli investimenti l’overconfidence è certamente uno degli errori più pericolosi.

Gli investitori overconfident sono sicuri delle proprie valutazioni si sentono in grado di prevedere gli andamenti dei mercati, o dei prezzi dei titoli, basandosi sul loro percepito.

Molto spesso si sentono sicuri di poter individuare i punti di picco massimo e minimo dei prezzi di mercato.

Ciò li porta ad eseguire un gran numero di operazioni di acquisto e vendita sulla base del momento. Tralasciando così la strada della pianificazione finanziaria di medio periodo, per rincorrere i risultati di breve periodo.

La sottovalutazione dei rischi legati agli investimenti, la complessità dei mercati, che ricordiamoci non sono certo governati da meccanismi razionali, la sopravvalutazione delle proprie capacità, e l’eccessiva sicurezza in sé stessi nel formulare valutazioni accurate, conducono molto spesso a compiere gravi errori con conseguenti perdite di capitale.

L’eccesso di sicurezza ci fa attribuire eccessivo peso e significato alle proprie convinzioni e interpretazioni, riduce lo spirito critico di osservazione con cui si dovrebbero guardare agli investimenti e ai mercati finanziari.

E così l’investitore crede di essere in grado di prevedere non solo l’andamento di quotazioni e mercati, ma si illude di poter fare a meno di adottare strategie d’investimento e comportamenti, in grado di metterlo al riparo dall’instabilità emotiva che si innesca in ogni investitore durante le fasi critiche dei mercati finanziari.

A tal proposito è bene ricordare che le crisi dei mercati finanziari sono cicliche e nessun investitore è esente nel viverle e superarle.

Ciò che differenzia un buon investitore da uno overconfident, è che il buon investitore adotta una strategia pianificata nel tempo per raggiungere i propri obiettivi finanziari. Al contrario l’investitore improvvisato e in overconfidence si troverà spiazzato e in balia delle sue stesse emozioni.

L’investitore overconfident è convinto che le sue esperienze passate siano sufficiente per evitare errori futuri, e che queste rappresentino una sorta di lezioni, di scudo da errori futuri.

Non si rende conto però che è la stessa overconfidence ad abbassare le sue difese esponendolo a situazioni finanziariamente pericolose.

Un esempio?

L’investitore overconfident potrebbe considerare superfluo un attento e minuzioso processo di pianificazione finanziaria e una buona e diversificata asset allocation.

Preferendo piuttosto l’improvvisazione e la concentrazione del rischio, magari solo perché questo in passato gli ha generato valore, o semplicemente per convinzione personale. 

L’investitore in overconfidence nelle fasi di forte stress dei mercati con discese importanti dei prezzi, si trova in balia della paura e disperazione. Con buona probabilità si precipiterà a vendere tutti i suoi investimenti addossando la responsabilità alla crisi, a suo avviso imprevedibile, o al suo consulente finanziario.

Non finirò mai di scriverlo: la strategia vincente per tenere a bada l’overconfidence di cui tutti noi siamo più o meno vittime, è individuare con il proprio consulente finanziario un progetto finanziario in grado, nel tempo, di farci raggiungere risultati e obiettivi, controllando emotività e scongiurando pericolose perdite di capitale.

Come gestire l’overconfidence

L’overconfidence spesso è un modo di essere e di vivere, tenerlo a bada può risultare complesso ma non impossibile.

Per iniziare a gestire l’overconfidence ricordiamoci per esempio che sopravvalutare sistematicamente le proprie capacità di giudizio e di interpretazione ci porta a sottostimare i rischi, illudendoci di averne il controllo.

Ma sapete qual è il vero problema? Molto spesso la persona overconfident non si rende minimamente conto di esserlo!

Dunque, come fare?

È molto utile ricordare a noi stessi che tutti noi nessuno escluso, può trovarsi ad affrontare nella vita eventi negativi, anche quando pensiamo di avere tutto sotto controllo.

Ad esempio, può succedere a tutti che il proprio tenore di vita sia minacciato da un evento improvviso, oppure che quell’investimento di cui eravamo così sicuri venga pregiudicato da un determinato evento.

Nel caso degli investimenti non potremmo mai controllare o prevedere con precisione l’andamento dei mercati finanziari, o l’andamento di un titolo, un’azione. Prima o poi potremmo incappare in momenti di mercato negativi.

Come gestire dunque l’overconfidence?

Iniziamo a osservare con maggiore senso critico e minor presunzione le nostre convinzioni.

Lo strumento dell’autocritica non solo tiene sotto controllo l’overconfidence ma porta a tenere comportamenti migliori e risultati migliori.

L’autocritica rappresenta una buona barriera all’overconfidence e soprattutto contiene i danni che da sempre questa dimostra di saper procurare.

Infine, poniti sempre una domanda ogni volta qualvolta pianifichi un obiettivo che sia di vita che d’investimento:

“E se non andasse come previsto?”

Trova una risposta cercando di individuare gli ostacoli di percorso e pianificando soluzioni alternative. 

Come avrai certamente compreso le situazioni nelle quali l’overconfidence può esserti nemico sono tante. Analizza e valuta ogni tua scelta alla luce di una nuova consapevolezza e ricorda: nessuno è esente dall’overconfidence, ma la conoscenza e la comprensione di quest’ultimo ti renderà più libero e meno esposto ai pericoli!

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Katia Moretto

Katia Moretto

Sono una consulente patrimoniale e mi occupo di pianificazione finanziaria e gestione di patrimoni. Da più di 20 anni porto sulla consulenza finanziaria, assicurativa, previdenziale e patrimoniale, lo sguardo attento di chi sa che il valore di un patrimonio sono i beni tangibili, che vanno ben gestiti e tutelati, e la delicata parte intangibile in cui affondano le radici vitali delle persone. Di questa parte bisogna avere cura. Nella gestione del patrimonio è indispensabile che questi valori siano posti in perfetto in equilibro. Sono innamorata del mio lavoro e consapevole del mio ruolo sociale ed etico, oltre che economico. La mia mission trasmettere cultura finanziaria e diffondere consapevolezza finanziaria. Il denaro è un mezzo importante va gestito bene con consapevolezza e cura. Il futuro dipende dalle scelte che consapevolmente decidiamo di compiere tutti i giorni.

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