Vai al contenuto

La navigazione in incognito per difendere la nostra privacy

La navigazione in incognito da browser
Tempo di lettura - 3 minuti

Effettuiamo una ricerca online, che sia il volo o i luoghi da visitare nel nostro prossimo viaggio oppure un nuovo smartphone ed ecco che iniziamo a ricevere pubblicità e offerte imperdibili che in qualche modo sono inerenti la ricerca appena fatta. Ancora dubbi sul perché usare la navigazione in incognito?

Lasciamo il motore di ricerca per trovare un po’ di pace, apriamo Facebook, e le proposte in merito ci vengono mostrate anche lì. Dubbi fugati.

I benefici delle compagnie pubblicitarie

Non ci si deve sorprendere. Le compagnie pubblicitarie sono pronte a comprare ogni nostro singolo movimento online, che viene opportunamente tracciato.

Queste infatti conservano il nostro profilo per creare dei banner (immagine a striscia, messaggio promozionale spesso posto all’inizio di una pagina web) basati sulle nostre esigenze ed offrirci “la migliore esperienza” di navigazione, pronta a soddisfare le nostre aspettative.

Questo fenomeno viene chiamato pubblicità tracciante.

Ha l’obiettivo di utilizzare le nostre abitudini online per creare delle campagne pubblicitarie ad hoc.
In altre parole si “combina” la pubblicità e i gusti degli utenti in modo che ciascuno di noi sia così targhettizzato da pubblicità mirata.

Anche Facebook monitora i siti web che via a via apriamo con il browser. Infatti queste informazioni, insieme – ad esempio – con i “Mi piace” elargiti nel corso del tempo, consentono a Facebook di comporre un profilo estremamente dettagliato dell’utente registrando i suoi interessi, i suoi gusti, le sue preferenze, le sue abitudini.

Tutti dati di grande valore per aiutare gli inserzionisti di Facebook (principale fonte di guadagno per il social network di Mark Zuckerberg) a ottimizzare le loro attività promozionali e pubblicitarie.

Ma qual’è il mio vantaggio?

Da una parte è un servizio molto utile per facilitare gli acquisti online (quello di cui potrei aver bisogno mi viene proposto senza che io debba cercarlo). Oppure per non dover inserire mille volte al giorno le credenziali di Facebook o rifare l’accesso al nostro account email inserendo username e password ogni volta che vorremo accedere ai messaggi di posta.

Ma dall’altra dobbiamo decidere fino a che punto vogliamo compromettere la nostra privacy in nome della facilità di utilizzo del servizio. E se non sia il caso di limitare il monitoraggio delle reti pubblicitarie come Facebook o Google.

Inoltre specialmente i cookies, possono incidere sulla nostra ricerca al prezzo migliore.
Le informazioni raccolte danno modo alle compagnie di conoscere le nostre preferenze e proporci beni a prezzi più alti.

Perché attivarla?

È per questo motivo che tutti i principali browser Web consentono la navigazione in incognito che consente di non lasciare tracce dell’attività sul web sul dispositivo che si sta utilizzando (smartphone, PC, tablet).

Quando si attiva una sessione di navigazione in incognito, potremo consultare siti e pagine web senza lasciare tracce sul sistema in uso.

Inoltre tutti i dati memorizzati durante la sessione di lavoro saranno definitivamente rimossi dal dispositivo in uso quando chiuderemo la sessione (cookie compresi). Niente cronologia (elenco dei siti visitati), niente file temporanei, niente cookie, niente suggerimenti per le ricerche o dati inseriti nei moduli/form.

Tutto questo, ovviamente, a patto che non si faccia login su nessuna piattaforma o servizio. Nel nel momento stesso in cui accediamo infatti, per esempio, a Facebook o Google saremo nuovamente monitorati a scopi pubblicitari.

Da non confondere con la navigazione anonima offerta da sistemi come Tor, i proxy o le VPN, i quali consentono di renderci invisibili in Rete.

Chi è “all’esterno” (ad es i tecnici informatici della tua azienda o il fornitore di servizi Internet) sa perfettamente chi siamo e quali siti stiamo visitando. L’unica protezione avviene, come già detto, a livello locale, dove non vengono lasciate tracce relative alle attività di navigazione svolte online.

Cerchiamo di sfatare i falsi miti:

  • Non permette di aggirare il parental control;
  • Purtroppo non sempre è efficacissimo;
  • Non è vero che rende i nostri dispositivi immuni dai virus informatici o che la nostra posizione non venga rilevata dai sistemi;
  • La pubblicità non sarà bloccata del tutto, ma impedirà alle nostre ricerche di condizionare i pop-up pubblicitari che compariranno magicamente sulle pagine da noi aperte.

Come attivarla

Se usiamo Chrome, su Android o iOs, è sufficiente cliccare su “altro” (i tre puntini alla destra della barra degli indirizzi) e selezionare “nuova scheda in incognito”.

Se invece si usa Safari su iPhone, dovremo cliccare sui due quadrati sovrapposti che si trovano in basso a destra e poi selezionare “privata”.

La scheda abilitata alla navigazione in incognito si distingue da una normale perché presenta una colorazione più scura del solito.

In questo modo, la cronologia e i cookies saranno eliminati nel momento stesso in cui chiudiamo la scheda. Per chiudere la scheda adibita allo scopo sarà sufficiente fare tap sull’indicatore del numero di schede aperte collocato nella parte in alto della schermata della app e pigiando poi sulla X che verrà mostrata in alto a destra.

Da escludere dunque se l’obiettivo è cercare un altro lavoro utilizzando il computer messo a disposizione dalla nostra azienda.

Perfetto se si vuole fare un regalo di compleanno al marito che deve rimanere una sorpresa e si utilizza il computer di casa.

Oppure si vuole acquistare un volo aereo pagandolo il giusto e non di più perché è risaputo che noi vogliamo andare lì a tutti i costi.

Immagini collegate:

Antonella Bruzzone

Antonella Bruzzone

Founder del blog ConsapevolMente Connessi, Ingegnere Informatico appassionata di CyberSecurity approdata da qualche anno al Coaching. Un mix di competenze che sa farmi apprezzare le opportunità offerte dalla trasformazione digitale in cui viviamo, ben consapevole dei rischi insiti in essa. Perché la onlife è come un salto con lo skateboard: potresti cadere, lo sai, ma è altrettanto vero che, con la giusta guida, potresti imparare a chiudere i trick più difficili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Il contenuto è protetto