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Il testamento digitale: l’identità digitale in eredità

Il Testamento Digitale
Tempo di lettura - 2 minuti

Che cosa sarà delle nostre credenziali SPID, dei nostri profili Social, dei nostri dati e delle nostre foto salvati sui cloud, dei nostri account, delle nostre caselle mail, dei conti correnti o conti deposito online, delle nostre valute digitali in bitcoin e altcoin?

Dal momento che ciascuno di noi ha un’identità digitale, predisporre anche al proprio testamento digitale rientra tra le buone pratiche di utilizzo della Rete.

Con il testamento digitale infatti potremo indicare le ultime volontà per la tutela dei nostri dati personali digitali.

Come fare il testamento digitale

Esattamente come per il testamento possiamo compilare un mandato post mortem e designare una persona fidata che gestisca i nostri dati digitali.

In tale mandato dovranno essere inseriti, in maniera dettagliata, tutti i dati (password, codici PIN, numeri di conto e iscrizioni ricorrenti a diversi siti) e le istruzioni riservate (distruzione dei dati, mantenimento dei profili attivi o eliminazione definitiva).

Dovremo infine consegnarlo a un notaio che convocherà al momento opportuno l’erede designato.

Il tutto è opportunamente regolamentato dal Codice della privacy, all’articolo 2-terdecies, introdotto dal decreto legislativo 101/2018.

Si ricordi che restano comunque i vincoli sui diritti patrimoniali che, ove compromessi, possono rendere nulle tali disposizioni digitali espresse.

Social e servizi ad-hoc

I sistemi messi a disposizione dai principali Social Network restano comunque validi e ci consentono di conservare effettivamente e tramandare ai posteri la nostra eredità digitale.
È così possibile “fare testamento” sui Social maggiormente diffusi ovvero Facebook, Google, Twitter e Linkedin.

Su Facebook è possibile indicare un “contatto erede“, anch’esso iscritto al Social, il quale potrà gestire un account commemorativo (non l’account vero e proprio) con limitazioni in merito alle attività possibili.
È sufficiente andare in “Impostazioni e Privacy” -> “Impostazioni” -> “Informazioni generali”-> “Impostazioni per rendere commemorativo un account”.

Su Google sarà sufficiente seguire la procedura guidata:

Stabilisci un piano di gestione del tuo Account Google in caso di decesso o se smetti di utilizzare Google.
Decidi come dovrà essere gestito il tuo Account Google se improvvisamente non potrai più usarlo, ad esempio in caso di incidente o decesso.
Stabilisci quando Google dovrà considerare inattivo il tuo account e come dovrà gestire i tuoi dati in seguito. Puoi condividere i dati con persone di cui ti fidi o chiedere a Google di eliminarli

Diversi Twitter e Linkedin in cui devono essere i familiari o una persona già designata dal defunto a chiedere la cancellazione dell’account contattando il Servizio Clienti e, collaborando con loro, seguire procedure stabilite.

Sono disponibili sul mercato anche servizi di Cloud Storage (es Dropbox, OneDrive), vere e proprie cassette di sicurezza nei quali poter inserire i dati sensibili sparsi in giro per il web. Tra questi ricordiamo una valida alternativa, SecureSafe, con la sua funzione “Eredità dei dati”.

Responsabilmente tuteliamo dunque la nostra privacy e proteggiamo i nostri eredi da spiacevoli inconvenienti, nella maniera più appropriata.

Immagini collegate:

Antonella Bruzzone

Antonella Bruzzone

Founder del blog ConsapevolMente Connessi, Ingegnere Informatico appassionata di CyberSecurity approdata da qualche anno al Coaching. Un mix di competenze che sa farmi apprezzare le opportunità offerte dalla trasformazione digitale in cui viviamo, ben consapevole dei rischi insiti in essa. Perché la onlife è come un salto con lo skateboard: potresti cadere, lo sai, ma è altrettanto vero che, con la giusta guida, potresti imparare a chiudere i trick più difficili.

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