Si inizia già dal mattino con l’ondata continua dei “buongiorno” e si procede con centinaia di vibrazioni ogni ora che ci disturbano e ci avvertono che qualcuno ha inviato un messaggio.
Sono i gruppi WhatsApp, sempre più numerosi, spesso utili, forse troppo invasivi e spesso una vera e propria costrizione all’interazione costante con persone che in condizioni “analogiche” cercheremmo di evitare.
Quali problemi possono sorgere
Un gruppo è difficile da gestire, reale o virtuale che sia, e spesso le parole scritte possono venire fraintese, nonostante il sovrabbondante uso delle emoji.
E il fraintendimento è l’anticamera del conflitto, anche se come sempre la differenza la fanno le persone, non il mezzo.
A questo aggiungiamo che Whatsapp è lo strumento più diffusamente usato per compiere azioni di cyberbullismo o di cyberstalking. La vittima è esclusa dal gruppo o se lasciata al suo interno continuamente derisa e umiliata.
Non resta che chiedersi come sia possibile sopravvivere.
Esclusi questi ultimi casi in cui è necessario trovare il coraggio per denunciare, nei casi in cui non sia configurabile un reato la tentazione spesso è di risolvere il disturbo delle notifiche o manifestare il proprio dissenso da quanto viene detto semplicemente usando la funzionalità “Abbandona il gruppo“.
Soprattutto quando ci ritroviamo iscritti senza che ci venisse chiesta l’autorizzazione e non ne possiamo uscire senza far scoppiare un caso diplomatico.
Ma pensando alle chat dei gruppi della scuola o del corso che stiamo seguendo, dei colleghi di lavoro o della famiglia non sempre è possibile farlo.
Come proteggersi
Il trucco più semplice e immediato è silenziare il gruppo: basta entrare dentro la chat, premere l’icona con tre punti verticali presente in alto a destra e toccare sull’opzione Disattiva notifiche.
Ricordandoci anche di disattivare il download automatico delle foto se non vogliamo esaurire lo spazio di archiviazione del vostro smartphone.
Nel caso di gruppi “istituzionali”, inoltre, sarebbe auspicabile che fossero chiari i limiti e le norme comuni della discussione e, anche se WhatsApp non si presta a una vera e propria moderazione, come i gruppi Facebook o i forum, è una buona idea indicare una o più persone che svolgano un ruolo di controllo.
Risposte brevi, chiare e concise, evitando la sovrapposizione di argomenti o argomenti non inerenti il contesto.
Applica la Netiquette nei gruppi WhatsApp
Sul linguaggio da utilizzare affinché la comunicazione sia efficace ci viene in soccorso la netiquette, l’insieme di regole informali che disciplinano il buon comportamento in Rete:
- evitare le catene;
- evitare i messaggi nel cuore della notte;
- avvertire se non si può rispondere (a meno che non si sia disabilitata la conferma di lettura, le famose spunte blu);
- prestare attenzione alla grammatica;
- non abusare di segni di punteggiatura e di emoji;
- non scrivere in maiuscolo o in grassetto un intero messaggio poiché può venire inteso come urlare nei confronti dell’interlocutore;
- evitare guerre personali.
E se proprio non possiamo fare a meno di abbandonare il gruppo scegliamo il momento e il contesto migliore.
Trattandosi di una azione che sarà visibile a tutti i partecipanti (anche in questo caso una notifica sulla chat li avviserà) è meglio farlo mentre gli altri sono concentrati in una fervida conversazione, quando vengono inviati decine e decine di messaggi in pochi minuti, oppure la mattina presto, quando tutti sono molto impegnati.
Fermati e pensa a quanti sono i gruppi WhatsApp a cui sei iscritti. Di questi quanti sono quelli dove realmente hai il piacere di partecipare?