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Gli Adultescenti: dei Peter Pan narcisisti

Gli adultescenti ovvero adulti narcisisti che si comportano da adolescenti
Tempo di lettura - 2 minuti

Adultescenti. Persone adulte che si comportano con modi giovanili, compiacendosi di ostentare interessi e stili di vita da adolescenti”.

Zingarelli

Grande attenzione all’immagine corporea, alla ricerca continua di approvazioni e di like da parte degli altri, difficoltà nel contenere le emozioni, atteggiamento di auto-deresponsabilizzazione dove l’altro è sempre il colpevole, modi esagerati e turbolenti di gestire i conflitti, modalità di socializzazione gruppale tipicamente adolescenziale.

Quanti di noi, adulti “immigrati digitali“, ci identifichiamo in questa descrizione o conosciamo qualcuno che la rispecchia?

Un po’ Peter Pan, un po’ Narciso.

Adultescente è una definizione curiosa, provocatoria, uscita dalla penna dello psicanalista Massimo Ammaniti, professore di Psicopatologia dello Sviluppo alla Sapienza di Roma, nel suo libro “Adolescenti senza tempo”.

Ed è proprio lui a consigliare al genitore di non farsi sedurre dal mito del giovanilismo e di tornare ad essere un autorevole modello di riferimento col quale fare i conti.

Così come bisognerebbe porre un freno al fenomeno dell’adultizzazione dell’infanzia.

Riprendendo una splendida poesia di Khalil Gibran dedicata ai genitori:

«Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi, sono scoccati»

Ammaniti rielabora così la metafora:

«Penso che oggi molti adolescenti siano “frecce ferme”, bloccate, incapaci di raggiungere il futuro. Vogliono comunque lasciare alle spalle il mondo di riferimento dei genitori. Ma non sono in grado di procedere in avanti. Quindi vivono spesso in una sorta di nebulosa, di un continuo presente, di un “qui e ora” in cui si cerca un benessere immediato: la macchinetta, la moto, una situazione sentimentale non troppo impegnativa, una serata in discoteca ma senza una autentica spinta alla progettualità».

Ed in questa età del dubbio e dell’incertezza, votata al consumismo (“Consumo, dunque sono” come afferma Zygmunt Bauman) dove salute e benessere vengono così associati al fitness e alla bella immagine, abbiamo colonizzato luoghi e mezzi propri dell’adolescente, spesso trasformandolo in un terreno di competizione.

Tanto che spesso, a guardarci insieme, non si capisce chi sia genitore e chi figlio.

Sapremo dunque lasciare l’isola che non c’è e partire per il nostro personale viaggio assumendoci la responsabilità di scegliere la direzione da seguire?

“E come faranno i figli a prenderci sul serio
Con le prove che negli anni abbiamo lasciato su Facebook
Papà che ogni weekend era ubriaco perso
E mamma che lanciava il reggiseno ad ogni concerto
Che abbiamo speso un patrimonio
Impazziti per la moda, armani-comio
L’iphone ha preso il posto di una parte del corpo
E infatti si fa gara a chi ce l’ha più grosso

E poi, lo sai, non c’è
Un senso a questo tempo che non dà
Il giusto peso a quello che viviamo
Ogni ricordo è più importante condividerlo
Che viverlo
Vorrei ma non posto”

J-Az e Fedez – Vorrei ma non posto

Consigli di lettura

Titolo: “Adolescenti senza tempo”

Autore: Massimo Ammaniti
Casa editrice: Raffaello Cortina Editore

Immagini collegate:

Antonella Bruzzone

Antonella Bruzzone

Founder del blog ConsapevolMente Connessi, Ingegnere Informatico appassionata di CyberSecurity approdata da qualche anno al Coaching. Un mix di competenze che sa farmi apprezzare le opportunità offerte dalla trasformazione digitale in cui viviamo, ben consapevole dei rischi insiti in essa. Perché la onlife è come un salto con lo skateboard: potresti cadere, lo sai, ma è altrettanto vero che, con la giusta guida, potresti imparare a chiudere i trick più difficili.

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