È innegabile che al giorno d’oggi viene chiesto, a ciascuno di noi, di diventare un consumatore critico, un produttore di contenuti digitali responsabile, un navigante consapevole.
Conoscendo i diritti e doveri peculiari del mondo digitale. E conoscendo quella cittadinanza digitale che è a tutti gli effetti un’estensione della cittadinanza cosi come intesa nel senso più tradizionale del termine.
Specialmente i giovani, i nuovi cittadini, la generazione più immersa nelle tecnologie digitali sino ad oggi, devono essere educati e guidati nei cambiamenti quotidiani offerti dalle tecnologie di informazione e comunicazione.
È per questo che la scuola è tenuta ad adeguare il proprio percorso formativo ed educativo di conseguenza.
Cosa è l’Educazione Civica Digitale
Superata da tempo l’ora di informatica e oramai anche quella di tecnologia. A scuola si è iniziato a parlare di Educazione Civica Digitale.
Nata con l’obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti culturali adeguati affinché si orientino nella società medializzata. E avendo ben chiari quali siano le competenze e gli ambiti in cui gli allievi devono essere formati, e soprattutto attraverso quali strumenti didattici.
La parola al Ministero per l’Istruzione
Per educazione civica digitale non si intende quindi una riconversione dell’educazione civica ai tempi della rivoluzione digitale. Le competenze di cittadinanza, e con esse l’educazione civica intesa in senso lato, sono ancora profondamente necessarie.
Per educazione civica digitale intendiamo piuttosto una nuova dimensione che aggiorna ed integra l’educazione civica, finalizzata a consolidare ulteriormente il ruolo della scuola nella formazione di cittadini in grado di partecipare attivamente alla vita democratica.
Le parole chiave dell’educazione civica digitale sono: spirito critico e responsabilità.
Spirito critico, perché è fondamentale – per studenti e non solo (docenti e famiglie sono altrettanto coinvolti) – essere pienamente consapevoli che dietro a straordinarie potenzialità per il genere umano legate alla tecnologia si celano profonde implicazioni sociali, culturali ed etiche. Lo spirito critico è condizione necessaria per “governare” il cambiamento tecnologico e per orientarlo verso obiettivi sostenibili per la nostra società.
Responsabilità, perché i media digitali, nella loro caratteristica di dispositivi non solo di fruizione ma anche di produzione e di pubblicazione dei messaggi, richiamano chi li usa a considerare gli effetti di quanto attraverso di essi vanno facendo.
Safer Internet Centre – Generazioni Connesse
L’idea di Educazione Civica Digitale unisce dunque due aspetti fondamentali.
Da un lato, bisogna coltivare l’educazione al rispetto e alla sostenibilità, con tutto ciò che questo comporta.
Dall’altro è necessario costruire una nuova dimensione della cittadinanza, che aiuti a sviluppare spirito critico e responsabilità davanti alla molteplicità di dati, informazioni e comunicazione, connettività e tecnologie.
Cosa insegna l’Educazione Civica Digitale
Lo studio dell’Educazione Civica Digitale, secondo le fonti del ministero, dovrebbe prevedere l’acquisizione da parte degli studenti delle seguenti competenze:
- analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l’affidabilità delle fonti di dati, informazioni e contenuti digitali;
- interagire attraverso varie tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di comunicazione digitali appropriati per un determinato contesto;
- conoscere le norme comportamentali da osservare nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’interazione in ambienti digitali, adattare le strategie di comunicazione al pubblico specifico ed essere consapevoli della diversità culturale e generazionale negli ambienti digitali;
- evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al proprio benessere fisico e psicologico;
- saper proteggere sé stessi e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali;
- essere consapevoli di come le tecnologie digitali possono influire sul benessere psicofisico e sull’inclusione sociale, con particolare attenzione ai comportamenti riconducibili al bullismo e al cyberbullismo.
I nuovi cittadini digitali dovranno vivere in un mondo che punterà sempre più sui dati e l’Intelligenza Artificiale.
Come possiamo preparali? Come cambierà l’approccio alla scrittura, alla lettura e alla condivisione?
Non limitandoci a indicare i “rischi” che il digitale e le nuove tecnologie implicano, ma accompagnandoli consapevolmente nel cambiamento.