Una delle mode del momento è Discord, una piattaforma di messaggistica istantanea (e non solo) basata sul concetto di community.
Una community di persone con interessi simili, da frequentare e a cui portare valore.
Dove i contenuti sono perlopiù testuali, le interazioni sono delle vere botta e risposta e nascono quasi sempre da condivisioni di temi, domande o problemi sui quali discutere.
Discord è nata nel 2015 per consentire al gruppo di nicchia dei gamer, le celebrità dei videogiochi, di accorciare la distanza fra loro e la loro community da cui, per certi versi, dipendono.
Ecco dunque i gamer comunicare online, tramite chat e (video)chiamata, con i propri follower mentre ad esempio giocano e trasmettono le proprie partite in streaming su Twitch o su Facebook Gaming.
Un’applicazione VoIP (voice over IP), come può essere Skype, che ad oggi ospita più di 250 milioni di utenti da tutto il mondo ed è ideale non solo per effettuare (video)chiamate e giocare online ma anche per svolgere i compiti insieme, condividere lo schermo e condividere file.
Diversa dalle altre App di chat (come WhatsApp e Telegram) poiché molto più strutturata e in grado di avere accesso a community di sconosciuti.
Diversa dai social network (come Instagram e TikTok) perché basata sulla comunicazione in tempo reale, senza la bacheca (news feed) da scorrere e, soprattutto, senza alcun algoritmo che seleziona i contenuti da mostrarci facendoci vivere nella filter bubble.
E a differenza di Google Meet, Zoom o Microsoft Teams, non esistono link per le conversazioni e si può saltare da una chat vocale all’altra con una velocità disarmante.
La sua caratteristica, rispetto alle chat presenti sui singoli videogiochi, è che funziona con tutte le piattaforme di videogiochi e può essere integrata a Xbox e Playstation, oltre che a PC e Mac.
Oggi ha quasi triplicato le sue entrate (da 45 milioni di dollari nel 2019 a 130 nel 2020) ed è usata anche da influencer, vip, youtuber e altre figure di spicco del web (come la squadra di basket NBA dei Sacramento Kings) per connettersi con i propri fan, seguaci e follower.
In occasione del Safer Internet Day 2021, è stata presentata la terza survey annuale condotta dall’Osservatorio scientifico della no-profit “Social Warning – Movimento Etico Digitale”.
Da questa risulta, tra gli altri dati, che stanno spopolando i nuovi social:
- TikTok che dal 34% passa al 52%;
- Twitch (17,60%), che da piattaforma di live streaming per solo videogiocatori sta diventando un canale di streaming per qualunque contenuto;
- Discord (16,20%), diventata negli anni non proprio un social network ma una piattaforma per le community.
Complice anche il fatto di essere stata molto usata negli ultimi mesi da investitori in borsa amatoriali come quelli che si riuniscono nel canale Reddit WallStrettBets, che hanno contribuito all’inizio dell’anno a notevoli sconvolgimenti sui mercati finanziari e che hanno usato proprio una community Discord per comunicare in tempo reale (chiusa dalla stessa piattaforma per hate speech a fine gennaio).
Come si accede a Discord
Per usufruire del servizio è sufficiente accedere via browser o su App e creare un semplice nickname anonimo e monouso, basato esclusivamente su un account e-mail o un numero telefonico.
Nel caso di email un anonimato che, come è facile immaginare, può esporre gli utenti a messaggi di spam o di phishing, a truffe come messaggi privati che sembrano provenire da una piattaforma di trading emergente che regala criptomonete, episodi di trolling e di adescamento online(grooming).
Il servizio prevede tre tipi di esperienze d’uso, una gratuita e due in abbonamento:
- Versione standard (gratuita);
- Servizi in abbonamento (Discord Nitro Classic e Discord Nitro).
Tra le numerose funzionalità rese disponibili solo in abbonamento (come quello che condividere file di grandi dimensioni e i video in HD) vi sono i Server Boost, che si possono comprare anche singolarmente.
Uno strumento per potenziare una community e usati spesso come regalo per i propri follower: quando una community riceve abbastanza potenziamenti, tutti gli utenti che vi partecipano ricevono dei benefit (es chiamate ad alta definizione e emoji personalizzate).
Una volta entrati sulla piattaforma, via web o via App, il primo passo da effettuare è decidere se:
- creare una propria community e iniziare a invitare gli amici;
- cercare di unirsi agli altri tramite il cosiddetto invito istantaneo;
- trovare le community Discord online.
Gli amici potranno essere invitati direttamente (qualora si conosca il loro nickname) o avvalendosi della funzionalità Scansione Nearby per trovare le persone vicine.
L’invito istantaneo è valido di solito per 24 ore ma può anche essere di durata infinita, limitata a un lasso di tempo inferiore o ponderata al numero di usi (per esempio, disattivandolo dopo 100 click).
Non è raro trovare inviti a community pubbliche o private anche su altri social media come Twitter, Facebook o Steam.
A cui prestare sempre particolare attenzione, a prescindere da dove arriva, poiché veicolo adatto per essere sfruttato dagli hacker per diffondere virus tramite falsi codici d’invito.
Diversi i luoghi online in cui trovare le community Discord disponibili:
- usando la home page della directory ufficiale di Discord (da browser nel menu di destra la terza icona dall’alto “Esplora server pubblici”), che mostra alcune delle community più popolari (es quelli di Fortnite e Minecraft) oppure mette a disposizione la barra di ricerca per cercare community dedicate a particolari argomenti;
- da siti come Disboard o DiscordMe;
- direttamente dai siti Web o canali social degli influencer preferiti.
Gli adolescenti su Discord
Per quanto Discord non diffonda informazioni sulla suddivisione per età dei propri utenti, secondo molti osservatori la piattaforma è molto frequentata da adolescenti.
Ecco perché non è difficile trovare community dedicate ai temi che li interessano più da vicino, dalla scuola al dating, dai meme ai problemi dei teenager e così via.
Un’utenza giovanile in continua fuga dai social network più tradizionali.
Ma anche in questo caso è da tenere bene a mente l’età minima consentita per l’iscrizione a Discord.
Secondo i Termini e le condizioni d’uso di Discord, occorre avere “13 o più anni di età o l’età minima per il consenso digitale nel tuo paese (ndr. 14 anni in Italia)” per registrarsi.
Ma anche per Discord la verifica dell’età (age verification) continua, come ad esempio per i social network, a basarsi su un’autodichiarazione.
Purtroppo vi è discordanza tra gli Store Android e iOS in merito all’età minima consigliata ma, come sempre, fa fede quanto indicato nei termini di servizio.
Su Google Play Store per Android la App è valutata 13+ e presenta ha un avviso arancione di Parentale Guidance da PEGI, con la nota “È consigliata la supervisione dei genitori”.
Su Apple App Store, invece, la App è valutata 17+ quindi bisogna avere almeno 17 ani per scaricare la App poiché potrebbe contenere: casi frequenti e intensi di linguaggio volgare; casi frequenti e intensi di comportamento violento in forma realistica, di fantasia o di cartone animato; casi frequenti e intensi di contenuti allusivi, horror o adatti a un pubblico adulto oltre a contenuti sessualmente espliciti, nudità e uso di alcol, tabacco e stupefacenti.
Le community e i canali di Discord
La piattaforma è sicuramente molto geek-oriented, ovvero rivolta a chi possiede un estremo interesse e una spiccata inclinazione per le nuove tecnologie (geek).
Le community di Discord sono organizzate in server, termine da non intendersi nell’ambito più prettamente tecnico bensì come aree dove più persone possono riunirsi per scrivere e/o parlare insieme, scambiarsi immagini, link e altre informazioni (quindi un concetto molto più vicino a quello dei gruppi Facebook).
Possono esserci:
- server pubblici, accessibili a chiunque, che vantano centinaia di migliaia di utenti (per esempio quelli dei videogiochi Fortnite e Minecraft);
- server privati, accessibili solo tramite invito dove i pochissimi utenti sono selezionati dal moderatore.
All’interno di un server si possono creare gruppi tematici, chiamati canali, dove parlare o scrivere di sotto-argomenti dell’argomento di discussione.
I canali possono essere testuali o vocali; esistono anche community che hanno anche canali dove si può solo ascoltare e diventano quindi spazi per condividere musica, spesso legata al tema del server.
Da qualche giorno è disponibile anche l’alternativa Discord a Clubhouse, Stage Channels, il servizio che permette agli utenti di creare stanze audio pronte ad accogliere conversazioni di gruppo, interviste, sessioni di karaoke o club di lettura.
Un po’ come se un server fosse una casa, le categorie le zone (zona giorno, zona notte) e i canali le stanze.
Il passaggio dalle chat scritte alle (video)chiamate è molto semplice.
Gli argomenti trattati non sono più specificatamente inerenti al gaming ma sono ospitati altri ambiti: cucina, finanza, informatica, programmazione, divulgazione scientifica, meme, lezioni online, gruppi studi, giochi di studio, club del libro per citarne alcuni.
Ogni utente può creare e personalizzare i propri server, privati e pubblici, e i propri canali testuali o vocali.
Tra le personalizzazioni quella da non trascurare è stabilire delle regole di base all’interno della community (netiquette).
Per creare un server serve solo andare nel “+” della barra laterale sinistra: qui verrà chiesto se si tratterà di un server per pochi amici o per una community più grande e poi quale nome dargli. Sono disponibili anche dei template che si possono utilizzare in fase di creazione.
Dalla stessa voce di menu sarà inoltre possibile unirsi a un server preesistente.
Per aggiungere un amico invece si potrà selezionare il bottone nella Pagina Principale, digitare il nickname del vostro amico e infine inviare la richiesta di amicizia.
Per inviare messaggi privati a partecipanti di altri server, utenti Discord ed amici si può utilizzare il bottone con l’icona di messaggio.
Gli sviluppatori e i progettisti, per rendere l’esperienza ancor più divertente, hanno nascosto sulla piattaforma un sacco di easter-eggs (uova di Pasqua).
Molti lo paragonano a Slack, la suite di produttività per il lavoro, altri recuperano dai ricordi (chi ne ha) le message board tematiche anni Novanta.
Discord è sicura?
Oltre all’anonimato e al discusso problema della verifica dell’età in fase di registrazione rimane ancora molto da chiarire in termini di sicurezza e circolazione dei contenuti su questa piattaforma.
Ricordiamo infatti che purtroppo i media iniziarono a trattare Discord nel 2017 quando suprematisti e neonazisti la usarono per organizzare la manifestazione razzista e antisemita di Charlottesville, in Virginia.
Sebbene da allora sono stati fatti alcuni passi avanti, i problemi di moderazione ancora oggi sono piuttosto seri e frequenti.
Dichiarazione recente di Discord afferma che negli ultimi sei mesi del 2020 sono stati chiusi più di 2000 server con contenuti violenti, estremisti e di incitamento all’odio.
Ricordiamoci alcune semplici regole:
- Non fidiamoci mai degli sconosciuti, specialmente di quelli che offrono soldi gratis o regali;
- Non condividiamo mai informazioni personali su siti web di cui non ci fidiamo al 100%;
- Custodiamo gelosamente i nostri documenti ufficiali e non inviamo mai foto a nessuno;
- Facciamo ricerche approfondite sugli exchange di criptovalute prima di fare affari con loro;
- Configuriamo le impostazioni della privacy di Discord, in particolar modo le opzioni che indicano chi può contattarci.
L’acquisizione da parte di Microsoft
Da fine marzo si vocifera in merito a una possibile acquisizione di Discord da parte di Microsoft, per una cifra che dovrebbe essere pari o superiore ai 10 miliardi di dollari.
Del resto Discord ha di fronte a sé una scelta obbligata tra due opzioni:
- provare a vendere al migliore offerente;
- andare in Borsa.
Cosa è certo è che Microsoft in questa fase iniziale è in vantaggio rispetto alle altre pretendenti, anche perché è quella che già dispone di una piattaforma di gaming, come la Xbox, che potrebbe sfruttare le grandi potenzialità di Discord.
E se anziché pensarlo semplicemente come lo “Skype dei videogiocatori” iniziassimo a utilizzarlo con i ragazzi nella didattica, non potrebbe essere un aiuto per entrare nel loro mondo?