Al via in questi giorni, non senza problemi, l’iniziativa Cashback (rimborso in denaro) prevista dal Piano Italia Cashless promosso dal Governo e con parere favorevole del Garante per la privacy.
«Italia Cashless è un piano messo a punto dal Governo per incentivare l’uso di carte di credito, debito e app di pagamento, al fine di modernizzare il Paese e favorire lo sviluppo di un sistema più digitale, veloce, semplice e trasparente»
Sito Ufficiale
Una operazione di vaste dimensioni se si considera che in Italia risultano attive a fine 2019 oltre 57 milioni di carte di debito (dati Banca d’Italia a fine 2019), contro i 14 milioni di carte di credito e i 29 milioni di prepagate.
Cosa è il Cashback?
Il Cashback non è una novità. Basti pensare ai siti che incentivano i propri utenti attraverso un sistema di referenza, garantendo loro dei vantaggi extra quando invitano degli amici ad utilizzare il servizio (normalmente una percentuale dell’importo speso dai propri invitati).
Poiché l’obiettivo del Cashback di Stato è quello di rilanciare i consumi e incentivare i pagamenti elettronici (carte di credito, debito e app di pagamento) a discapito dei contanti (cashless), viene offerta la possibilità di ottenere un rimborso in denaro in base agli acquisti effettuati, entro un certo periodo e a titolo privato, con strumenti di pagamento elettronici presso esercenti fisici che consentano il pagamento con le modalità previste dal Programma.
Si articolerà in 4 periodi:
- il primo periodo sperimentale, detto “Extra Cashback di Natale”, che ha avuto inizio l’8 dicembre 2020 e terminerà il prossimo 31 dicembre.
In questo periodo saranno sufficienti 10 acquisti; - successivamente, a partire dal 1° gennaio 2021 e fino al 30 giugno 2022, sono previsti tre ulteriori periodi della durata di sei mesi ciascuno.
A partire da gennaio 2021 e per ogni semestre è previsto anche un premio Super Cashback (attivo da gennaio in poi), ovvero 1500 euro per i primi 100mila cittadini che hanno totalizzato più transazioni nel semestre.
Pagamenti inclusi dal Cashback
I soli acquisti ammessi sono quelli effettuati a titolo privato (cioè fuori dall’ambito di qualsiasi attività d’impresa, arte o professione) tramite POS fisici o altri dispositivi fisici di accettazione di pagamenti, con:
- carte di credito, di debito (su circuiti internazionali e su circuito PagoBANCOMAT) e prepagate
- app di mobile payment, come ad esempio Satispay o Nexi Pay;
- altri sistemi di pagamento, come ad esempio Google Pay e Apple Pay (a partire dal 2021);
- le cosiddette carte fedeltà, ovvero carte e app di pagamento connesse a circuiti privativi e/o a spendibilità limitata (esclusi, quindi, quelli solo per accumulo punti).
Si tratta di acquisti senza limiti di spesa o di categoria merceologica.
Sono infatti ammessi, ad esempio, acquisti in bar e ristoranti, pieni di benzina, generi alimentari, vestiti o elettrodomestici.
Ed anche i servizi di artigiani e professionisti purché i pagamenti siano effettuati con i metodi di pagamento elettronico previsti e attivati al Cashback.
I metodi di pagamento che si possono salvare sull’app IO sono in continua evoluzione dunque è necessario tenere sotto controllo l’app oppure consultare il sito della app IO.
Pagamenti esclusi dal Cashback
Sono esclusi dal Programma tutti i pagamenti effettuati per acquisti:
- online (es. e-commerce, etc.);
- nell’ambito di qualsiasi attività d’impresa, arte o professione;
- presso gli esercenti che non dispongono di uno strumento di pagamento elettronici previsto al Programma;
- effettuati fuori dal territorio nazionale, ivi inclusi la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano.
Inoltre sono escluse le operazioni:
- eseguite presso gli sportelli ATM (es. prelievi, ricariche telefoniche, etc.);
- di bonifico effettuati tramite SDD (Sepa Direct Debit), cioè gli addebiti diretti su conto corrente;
- relative a pagamenti ricorrenti, con addebito su carta o su conto corrente.
Un consiglio sempre valido è verificare con l’esercente se il suo sistema di incasso consente la partecipazione al Programma prima di eseguire un pagamento.
Come si aderisce al Programma?
La partecipazione al Programma avviene esclusivamente su base volontaria. Per partecipare occorre dichiarare di essere maggiorenne, residente in Italia (non è necessaria la cittadinanza) e registrarsi al Programma:
- tramite l’app IO, dopo aver scaricato e installato l’applicazione su smartphone o tablet compatibile ed essersi registrati tramite SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CIE);
- sugli altri sistemi messi a disposizione da chi emette lo strumento di pagamento elettronico scelto per partecipare al Programma, sia esso una carta o una app (ad esempio American Express, app Bancoposta, app Sella, Nexi Pay, Satispay, Yap)
Sarà altresì necessario aggiungere, abilitare e gestire tutti i metodi di pagamento che si desidera utilizzare con il Programma e fornire il codice IBAN per l’erogazione dei rimborsi tramite bonifico.
Non è previsto alcun limite di reddito per aderire al Programma.
La registrazione di uno strumento di pagamento richiede dei tempi tecnici per essere operativa.
In particolare, all’interno dell’app IO questo è attivo dal giorno stesso ma saranno conteggiati come validi per il Cashback gli acquisti effettuati a partire dalle ore 00:01 del giorno seguente all’attivazione.
Come funzionano i rimborsi
Il rimborso previsto per ogni periodo del Programma sarà del 10% dell’importo speso su almeno 50 pagamenti effettuati (ad eccezione del primo periodo sperimentale in cui basteranno 10 pagamenti).
Il tetto massimo fissato è di 300 euro all’anno su un limite dunque di 3000 euro di acquisti.
Le transazioni di importo superiore a 150 euro concorreranno, ai fini della partecipazione al Programma, fino all’importo massimo di 150 euro.
Ad esempio:
- su una transazione di € 700, tale spesa sarà considerata rilevante ai fini del calcolo del rimborso nel limite di € 150, quindi al massimo darà diritto a un rimborso di € 15 (ossia il 10% di € 150);
- se, al termine del periodo di riferimento, si saranno totalizzate oltre 50 transazioni che, tenuto conto dell’importo massimo di € 150, abbiano determinato un importo di spesa complessivo di € 2.400, tale importo sarà considerato utile ai fini del calcolo del rimborso nel limite di € 1.500. Pertanto, in questo caso, il rimborso sarà pari a 150€ (ossia il 10% di € 1.500).
Tutti i rimborsi ottenuti con il Cashback non concorrono a formare il reddito del beneficiario e non sono soggetti a tassazione.
Il calcolo delle transazioni necessarie per ottenere il rimborso ha inizio, per ciascun periodo del Programma, al momento del primo acquisto effettuato con lo strumento di pagamento registrato.
In ogni momento sarà possibile visualizzare il numero di tutte le transazioni accumulate per il Cashback e il dettaglio di ciascuna transazione.
Per essere visibili queste dovranno essere contabilizzate dagli operatori di pagamento. Per questo motivo, potrebbero essere necessari fino a 3 giorni lavorativi (successivi al pagamento) prima di poter visualizzare una transazione eseguita.
Come recedere dal programma
In qualsiasi momento è possibile recedere dal Programma, disattivando il relativo servizio all’interno dello strumento di pagamento elettronico scelto per partecipare al Programma.
La cancellazione dal Programma comporta la perdita del diritto a concorrere all’assegnazione dei rimborsi per il periodo di riferimento (inclusi quelli maturati e non ancora accreditati).
Inoltre saranno cancellati di tutti i dati personali inerenti il Programma, salvo che sussistano altre basi giuridiche al trattamento, ivi inclusa quella di fare fronte a eventuali contestazioni o contenziosi.
Restano salvi i rimborsi già corrisposti.
Si potrà riattivare il servizio e partecipare di nuovo al Programma in qualsiasi momento.
Mantenendo l’adesione al Programma finché non si esplicita la volontà di recedere da esso, sarà inoltre possibile:
- sospendere la raccolta dei dati relativi alle operazioni di pagamento riferita a tutti o solo ad alcuni degli strumenti di pagamento elettronici precedentemente registrati per partecipare al Programma;
- cancellare uno o più strumenti di pagamento elettronici tra quelli registrati, .
Le transazioni effettuate con uno strumento di pagamento sospeso o cancellato non vengono considerate ai fini del Programma.
Cashback e privacy
Da una parte abbiamo chi continua a lamentare gravi problemi di funzionamento dell’app IO.
Dall’altro c’è chi fa ironia sul fatto che in appena due giorni IO ha quasi raggiunto il numero di download di Immuni, senza che nessuno si preoccupasse della questione privacy.
Chi aderirà, infatti, cederà al Governo tutti gli estremi di pagamento (come IBAN e numero dei propri strumenti di pagamento elettronico).
Dati a dir poco sensibili, ad oggi a disposizione di chi ha emesso le carte di pagamento utilizzate.
Il Garante per la privacy si è già espresso con parere favorevole.
Privacy Policy App IO
La privacy policy di IO specifica che i dati verranno gestiti in modo automatizzato e trattati per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle attività previste dal Decreto.
Inoltre è espressamente vietato qualsiasi trattamento a scopo di profitto o profilazione.
Quindi questi non dovrebbero essere usati per inviarci pubblicità targettizzate, né dovrebbero essere venduti a qualcuno, né usati dal Ministero per altri scopi al di fuori dell’erogazione del Cashback.
Ma quello a destare maggiori perplessità e polemiche è, in realtà, il non ben dettagliato paragrafo del trasferimento dati fuori dall’UE:
Per la gestione dell’App IO, utilizzata per il servizio Cashback e gestita da PagoPA S.p.A., la predetta Società si avvale, limitatamente allo svolgimento di alcune attività, di fornitori terzi che risiedono in paesi extra-UE (USA). Per lo svolgimento di alcune attività connesse alla gestione dei reclami attraverso il Portale dedicato, Consap S.p.A. si avvale di fornitori terzi che hanno la propria sede in Paesi extra-UE (USA).
In ogni caso, i Responsabili del trattamento si avvalgono esclusivamente di fornitori che adottano idonee garanzie, anche in forza di accordi contenenti clausole contrattuali standard o norme vincolanti di impresa, nel rispetto dei principi previsti dal RGPD (ndr. Regolamento Generale per la Protezione dei Dati).
Privacy Policy App IO
L’Unione Europea ha più volte espresso di non ritenere sicuro inviare dati negli Stati Uniti poiché ampiamente acclarato che il Governo USA ha potere di accesso ai dati.
A questo si aggiunga che il Comitato europeo per la protezione dei dati (European Data Protection Board – EDPB), non ritenendo esaustivi i principi del RGDP, richiede che alle Clausole Contrattuali Standard siano ora affiancate misure ulteriori. Qui nemmeno menzionate.
Perché correre dunque questo rischio? Tale partner (non ancora precisato) non ha un omologo europeo?
Perché chiedere dati già disponibili
Poiché questi dati sono dunque già disponibili ad alcuni, perché non semplificare il meccanismo semplicemente legandolo alle transazioni già tracciate?
Sicuramente una delle ragioni è che legando il piano Cashback a SPID il Governo cerca di far aumentare le identità digitali. In forte crescita negli ultimi mesi ma ancora poche rispetto al potenziale della popolazione.
A questo si aggiunga che, nel caso di IO, è possibile registrare e abilitare al Cashback più carte quindi centralizzare tutti i dati delle transazioni effettuate tramite queste.
Possibilità analoga a quella concessa ad aziende come Google o Apple qualora qualora si utilizzassero Google Pay e Apple Pay.
Sempre più dispositivi di uso quotidiano, collegati a Internet, raccolgono, elaborano e condividono una quantità di informazioni personali senza precedenti.
A noi la scelta di quali cedere volontariamente a fronte di potenziali benefici.